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giovedì 21 novembre 2024
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SASSALBO 2002 (21/22-DIC-2002)
Si è svolta il 21 e 22 dicembre 2002 la spedizione invernale del "Progetto
Sassalbo" con quasi tutti i suoi partecipanti al completo.
Erano presenti: Marco, Iacopo e Nicoletta da Livorno/La Spezia,
Andrea, Cristiano e Sara da Orvieto/Viterbo, Adriano da Roma, Sebastiano
da Verona, Patrizio, Enrico e Gianluca da Firenze e Maurizio da Bologna...
L'appostamento della notte del 21 dicembre
Nel pomeriggio di sabato 21, dopo l'arrivo in scaglioni separati di tutti i
membri della spedizione, anche a causa del maltempo imperversante, e
dopo aver preso possesso del campo base (l'ostello del C.A.I. del paese), ci
siamo recati sui prati alti dell'Ospedalaccio immersi nella nebbia e sotto una
fitta pioggerellina mista a neve e sferzati da un vento abbastanza fastidioso,
temperatura prossima allo zero.
Il primo periodo d'osservazione, svoltosi dalle 17 alle 22, consisteva di
cinque interminabili ore duranti le quali sono stati registrati da Iacopo i
tracciati dell'andamento geomagnetico del luogo, sono stati osservati e
fotografati da tutti i membri della spedizione numerosi eventi di
microluminosità in prossimità delle pendici di Monte Alto ed infine è stato
rilevato da Adriano l'andamento delle emissioni VLF sia in quota sia presso
la cava di gesso.
Alle 18 all'incirca il gruppo fiorentino assieme a Sebastiano si allontanò
dirigendosi verso le pendici di Monte Alto dove già avevamo avuto modo di
osservare numerosi eventi luminosi.
I quattro ricercatori ebbero modo così di vedere a pochi metri da loro una luce
di pochi centimetri scendere dalla cima del monte e dirigersi verso il gruppo.
La stessa luce l'osservammo nel medesimo istante anche noi che eravamo
rimasti nel prato, confermando così l'oggettività del fenomeno.
I diagrammi delle VLF,poi,ci riservarono delle sorprese, mostrando
dei segnali abbastanza inconsueti (visto il tipo e l'alta numerosità degli stessi),
ma dopo un'analisi più approfondita si è giunti alla conclusione che nulla di anomalo
è stato rilevato.
Ugualmente accade per il tracciato del magnetometro usato dal nostro
gruppo che, in seguito all'analisi spettrografica, mostra una debole anomalia
non riportata da quelli posizionati sui satelliti, probabilmente si tratta di un
"rumore di fondo" emesso dal ricevitore che normalmente è talmente debole da non
essere notata ma, in condizioni particolarmente favorevoli come quelle di Sassalbo,
è stato notato.
Vi sono dei precedenti, infatti, già nel luglio 2001 i magnetometri posti sui
prati dell'Ospedalaccio mostrarono tracciati anomali, allora sicuramente non
imputabili all'attività solare; da allora tuttavia le registrazioni non mostrarono
più anomalie di sorta.
Verso le 20 il gruppo fiorentino con Maurizio scese a valle all'ostello per la
cena, in modo da essere pronto a dare il cambio successivamente per
l'osservazione notturna alla cava.
Le anomalie nel campo delle VLF sembravano continuare, e così la fenomenologia luminosa.
Alle 22 il gruppo al completo lasciò i prati alti anche a causa dell'intensificarsi
della pioggia mista a neve.
Dopo una sosta ristoratrice all'ostello e al bar del paese finalmente intorno
alle 24 fu dato il cambio agli altri che erano presso la cava, dove
ci fu modo di osservare nuovamente i fenomeni di microluminosità e, in maniera minore,
anche di registrare le medesime "anomalie" nelle VLF.
Alle tre di notte tuttavia la stanchezza, il sonno e il freddo ebbero il
sopravvento su di noi, ci recammo quindi all'ostello a dormire qualche ora.
Domenica 22 dicembre
La mattina del 22 fu dedicata (oltre che al riposo) ad una prima analisi dei
dati raccolti dal rilevatore di VLF la sera prima.
Verso le 13 il gruppo si divise: cinque di noi (Marco, Iacopo, Nicoletta, Adriano e
Patrizio) si recarono nuovamente all'ospedalaccio per una nuova serie
d'acquisizioni di dati nel campo delle VLF e una raccolta di campioni di
roccia; i restanti sette rimasero al paese per raccogliere campioni di roccia
della cava ed individuare un posto adatto per la nostra Blue Box (una stazione di ricevimento automatica).
Mentre Iacopo e Adriano monitoravano la zona (senza peraltro evidenziare
alcuna anomalia), Marco, Nicoletta e Patrizio partirono in direzione delle pendici
di Monte Alto per la raccolta dei campioni e per individuare con il GPS il punto
esatto dove la sera precedente sembrava accendersi insistentemente una
luce, cosa che non riuscirono a fare perché il tempo sembrava peggiorare,
la nebbia calò rapidamente e, assieme ad un vento gelido, la neve cominciò
a cadere copiosamente.
Fu impossibile orientarsi nella nebbia e non rimase che raccogliere in
fretta campioni di roccia e tornare a valle.
Alle 17 lasciammo il paese per ritornare alle nostre destinazioni.
Primi risultati
Non sono ancora stati trovati posti adatti al posizionamento della "Blue Box"
nè è stata individuata una modalità di trasferimento dati in remoto dalla
strumentazione al server.
La campagna di acquisizione dati del 21-22 dicembre ha sottolineato
l'urgenza di un monitoraggio automatico continuo del territorio sassalbino sia
nel campo ottico che in quello strumentale delle emissioni EM in genere.
Nella Blue Box dovrebbe trovare posto anche un contatore Geiger-Muller per
la registrazione della radioattività naturale di fondo.
Tutti i dati (audio-video e strumentali) dovrebbero essere raccolti da un server
posizionato in loco e consultabili facilmente in remoto via web o
periodicamente scaricati dalla memoria fissa direttamente da un incaricato
in loco.
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