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giovedì 21 novembre 2024
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Monte Amiata 2006: alberi abattuti
Il 29 Maggio 2006 apprendiamo da newsgroup e mailing list ufologiche che sul Monte Amiata sono stati rinvenuti, alcuni giorni prima, molti alberi abbattuti.
Come spesso accade, quando succede qualcosa di strano, vengono chiamati in causa gli ufo. Decidiamo quindi di fare un sopralluogo.
Lasciamo la macchina in località "primo rifugio" (posto a 1320 mt. slm, coordinate 42°13.122'N - 11°42.373'E).
Il punto di nostro interesse si trova a ca.200 mt. di distanza, dentro ad un fitto bosco di Faggi d'alto fusto.
In un'area di forma vagamente rotonda si notano gli alberi caduti, forse una trentina, altri invece sono ancora al loro posto, il tutto appare molto casuale
anche se nel "centro" la devastazione è maggiore.
Ci sono molti alberi che sono caduti portando con se tutto l'impianto delle radici e la terra circostante.
Notiamo che tutti gli alberi sono caduti nella stessa direzione che è anche quella del pendio del terreno. Oltre agli alberi ci sono anche dei grossi
rami che si sono staccati. Moltissimi i rami più piccoli, tutti disposti nella stessa direzione della caduta.
Da testimonianze raccolte sul posto risulta che il fatto è avvenuto circa 10 giorni prima, quindi verso la metà del mese di Maggio.
Del resto risulta che il 9 una tromba d'aria ha colpito il grossetano causando diversi danni: a Campagnatico ha scoperchiato una chiesa ed altri edifici, ha spostato un'automobile e nei terreni limitrofi alla S.P. 118 Madrechiesa, sono stati sradicati alcuni alberi di olivo.
In effetti, che non è passato molto tempo, ce lo conferma il fatto che molte foglie degli alberi abbattuti sono ancora verdi.
Per il resto non si nota nulla di "anomalo" è chiaro che qui i dischi volanti c'entrano poco; molto fantasiosa ci sembra anche
l'ipotesi che la causa del tutto sia il bang sonico di un jet militare di passaggio.
Ammesso che lo spostamento d'aria causato da un bang possa far cadere degli alberi non si capisce perchè alcuni siano caduti ed altri, un metro più in là, no. Insomma
ci saremmo aspettati una devastazione più omogenea...
Per scrupolo abbiamo controllato anche la radioattività ambientale tramite un contatore geiger e le emissioni elettromagnetiche tramite un trifield meter registrando
valori assolutamente normali.
L'unica spiegazione plausibile è quella della tromba d'aria o comunque di un fortissimo vento che abbia concentrato la sua forza
proprio in quel punto.
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la circonferenza del fusto miusura alla base 1,5 mt circa |
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la zona centrale
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particolare delle foglie ancora verdi
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due foto all'infrarosso |
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